La prevenzione
È indubbio che da tempo si è molto rafforzato il concetto di prevenzione, inteso come atto, non soltanto medico, che migliora le capacità reattive dell’individuo e le conserva al meglio per affrontare le diverse negatività che incontra nel ciclo della vita.
L’intento è quello di avere una popolazione sana, il più possibile in armonia con se stessa e con l’ambiente per garantire una qualità di vita accettabile, compatibilmente con le inevitabili modificazioni fisiologiche dovute al progredire dell’età. Il concetto allora di “curare il malato” si estende al “mantenere lo stato di salute”. Di questo beneficiano l’individuo, la collettività, il mondo del lavoro e il sistema sanitario nazionale e tutti gli operatori in esso operanti.
È costume suddividere la medicina in curativa e preventiva.
In particolare, nell’ambito della medicina preventiva, ma non solo, si sta sviluppando il concetto di medicina predittiva, una medicina personalizzata basata sulla conoscenza dell’assetto genetico dell’individuo e delle sue possibili fragilità.
La medicina curativa è pensata per ripristinare lo stato di salute negli individui affetti da una malattia con l’intento di eliminare la malattia, o quanto meno di limitarla e di renderne sopportabili i sintomi disagevoli. Nell’ambito della terapia farmacologica curativa alcuni farmaci hanno rappresentato le pietre miliari per il trattamento di diverse patologie.
Con il termine di prevenzione si intende una serie di misure di diversa natura che hanno lo scopo di impedire che si verifichino eventi non desiderati (ad es. la malattia) e/o ridurre le probabilità che tali eventi si verifichino, di ridurre quindi il rischio, e/o di limitarne gli effetti di morbosità, disabilità e mortalità.
La medicina preventiva ha dunque lo scopo di mantenere lo stato di salute. La definizione di salute data dall’OMS così recita: ”la salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non la semplice assenza di malattia o infermità”.
È ovvio perciò che da un lato la medicina preventiva ha lo scopo di prevenire l’instaurarsi dello stato di malattia, dall’altro quello di promuovere e preservare lo stato di salute nel senso di aiutare gli individui a esercitare un maggior controllo sulla propria salute per migliorarla.
La medicina predittiva è fondata sulla possibilità di identificare la suscettibilità di un individuo a una determinata patologia e di identificare il livello di rischio a cui una persona è esposta, al fine di potere ritardare o evitare l’insorgenza della patologia stessa. In altri termini la medicina predittiva si basa su un approccio che tende a scoprire i fattori che, per un dato individuo, in un determinato contesto, hanno la probabilità di favorire l’insorgenza della patologia.
È una medicina che si rivolge ad individui sani nei quali vengono ricercati difetti o fragilità che li predispongono, o meglio, aumentano la loro probabilità di contrarre la malattia. La medicina predittiva “avverte” l’individuo della maggiore possibilità che si presenti una data malattia in modo che l’individuo stesso curi uno stile di vita adeguato, si possa sottoporre a test periodici di diagnosi precoce, possa adottare le eventuali necessarie misure terapeutiche. Tale medicina è basata sulla possibilità di eseguire test genetici che sono predittivi sia di malattia sia anche di risposta alla terapia (è la farmacogenetica che studia la risposta ai farmaci in funzione del corredo genetico dell’individuo).