La dermatite atopica
Con il termine “atopia” si intende un’aumentata reattività del sistema immunitario nei confronti di alcuni stimoli ritenuti innocui per gran parte della popolazione; questa condizione può interessare l’apparato respiratorio (rinite, asma), il distretto oculare (congiuntivite), l’apparato digerente (allergie alimentari) oppure la pelle (dermatite atopica).
In Europa, si è osservato un rapido aumento della prevalenza di patologie atopiche probabilmente correlato al processo di urbanizzazione, all’inquinamento e allo stile di vita tipico delle popolazioni occidentali. Sembra infatti che le classi sociali più abbienti siano più a rischio, e fra gli elementi predisponenti troviamo il riscaldamento delle abitazioni, l’aumento dell’esposizione a prodotti irritanti e ad allergeni alimentari.
La dermatite atopica è una patologia che ricorre con una certa frequenza, può comparire fin dalla prima infanzia e durare fino all’adolescenza oppure protrarsi anche nel corso della vita adulta. Si tratta di una malattia multifattoriale determinata prevalentemente da una predisposizione genetica e da fattori ambientali, che giocano un ruolo molto importante. I soggetti atopici presentano spesso alterazioni della barriera cutanea e del film idroacidolipidico in conseguenza a fattori fisici e biochimici.
Nei bambini la dermatite atopica compare prevalentemente a livello delle guance, all’interno dei gomiti, dei polsi e sul retro delle ginocchia. La pelle della zona colpita appare arrossata, secca e pruriginosa; negli adulti si osservano manifestazioni soprattutto a livello delle pieghe cutanee, del collo e degli arti, che si aggravano in presenza di stress psicofisico.
La dermatite atopica è in gran parte correlata alla pelle sensibile, un fenomeno in costante crescita e molto complesso da definire che si aggrava con i cambi di stagione.
L’estate e l’inverno sono stagioni difficili per la nostra pelle, in quanto gli effetti del sole, del vento e del freddo indeboliscono le barriere cutanee, determinando disidratazione e favorendo l’insorgenza di processi infiammatori. L’alterazione della barriera cutanea, in conseguenza a fattori di tipo fisiopatologico, ambientale, ma anche in seguito all’utilizzo di cosmetici troppo aggressivi, rende la pelle particolarmente sensibile e la espone al rischio di irritazioni, desquamazioni e arrossamenti.
Oltre ai fattori genetici e costituzionali, alle condizioni ambientali e ai cosmetici, esistono poi altri elementi che possono predisporre all’insorgenza dell’ipersensibilità cutanea, soprattutto associati allo stile di vita (stress, dieta squilibrata, consumo di alcolici…).
Tra i principali sintomi riportati dai pazienti che presentano pelle sensibile ricorre una sensazione di fastidio cutaneo, accompagnato da prurito e pizzicore più o meno intensi.
Talvolta, oltre a questi sintomi soggettivi, si osservano segni di invecchiamento precoce, arrossamenti e una tendenza alla secchezza cutanea e alle screpolature. Il prurito è la più importante reazione cutanea che si osserva nel decorso della dermatite atopica e il grattamento effettuato dai pazienti causa un processo di lichenificazione (aumento di spessore dell’epidermide, che risulta più dura e secca) che a sua volta aumenta la sensazione di prurito instaurando un circolo vizioso.
Dal momento che si tratta di una malattia cronica, la cura della dermatite atopica prevede principalmente il trattamento delle esacerbazioni, la stabilizzazione della cute e la prevenzione delle riacutizzazioni.
È bene consigliare ai pazienti di evitare abiti pesanti, in quanto il sudore tende ad aumentare la sensazione di prurito. Evitare inoltre il contatto con indumenti ruvidi, di lana e con tessuti sintetici, limitare gli sforzi fisici prolungati e cercare di vivere in ambienti non polverosi.
L’igiene quotidiana riveste un ruolo fondamentale, la cute deve essere lavata accuratamente e in modo molto delicato, in modo da rimuovere la crosta ed eliminare le impurità.
Dopo il bagno o la doccia è bene applicare cosmetici idratanti e nutrienti, che impediscono l’eccessiva delipidizzazione della cute.
Accanto alle tradizionali sostanze funzionali utilizzate nel trattamento delle irritazioni cutanee, troviamo anche vitamine (principalmente C e D), polifenoli, acidi grassi polinsaturi, gammaorizanolo, squalene.
Infine, alcuni studi hanno rivelato una risposta positiva dei pazienti affetti da dermatite atopica nei confronti delle cure termali, che rappresentano un buon coadiuvante nel trattamento della patologia grazie alle sostanze presenti nelle acque termali.