Ossessione Sport
Vanno in palestra anche tutti i giorni e diventano maniacali nel controllare l’aspetto fisico e l’alimentazione.
Secondo l’Istituto di Medicina dello Sport FMSI di Torino così sono gli sportivi ossessionati dal proprio corpo e si calcola che siano il 20-30% dei frequentatori abituali delle palestre.
Quando fare fitness diventa un’ossessione e scolpire i muscoli la principale occupazione si è affetti da vigoressia, quando invece si ha un’esasperata attenzione maniacale per la dieta e per la salubrità dei cibi che si mangiano si cade nell’ortoressia e infine nella sindrome di Highlander quando gli over 40 sono convinti di tornare giovani facendo sport come ragazzini.
Sono tutte patologie che cominciano con una passione per l’attività fisica, che via via diventa più intensa, fino ad assumere una connotazione maniacale (definita dismorfismo muscolare o anoressia inversa), e alla fine sfociano in un’esasperata attenzione per il cibo.
«Una delle più frequenti è la sindrome di Highlander, che esiste già da diversi anni», dice Stefano Carlini, personal trainer e docente Fif (Federazione Italiana Fitness). «Risale circa agli anni ’80, quando con il boom del jogging, erano aumentate le morti per infarto o per ictus tra i 60-70enni, perché era un’attività non indicata per quell’età, se non in maniera moderata, e gli anziani spesso non ne percepivano la pericolosità.
Infatti la corsa produce endorfine, che provocano dipendenza, come le droghe o gli anabolizzanti. Anche adesso ci sono molte persone che non si rassegnano al passare del tempo e pretendono di allenarsi con gli stessi ritmi di quando avevano vent’anni, con tutte le conseguenze del caso».
Dall’ ossessione per lo sport deriva una fissazione eccessiva per il controllo alimentare e il consumo delle calorie fino a mangiare sempre di meno e a sostenere gli allenamenti avendo ingerito durante tutta la giornata solo un frutto o uno yogurt. L’attenzione per l’alimentazione corretta di per sé non ha niente di malsano ma, se è esasperata, può diventare una patologia.
Tra le sportive quelle più a rischio nei confronti di un esercizio esagerato e, quindi, di un comportamento alimentare sbagliato, visto che i due fenomeni sono strettamente collegati, sono le ginnaste. Secondo una ricerca dell’Università del Minnesota pubblicata sull’American Journal of Health Promotion si tratta di ragazze che si allenano diverse ore tutti i giorni non per agonismo ma per mantenersi in forma, usano farmaci anoressizzanti, lassativi e diuretici, comportamenti decisamente lesivi della propria salute, fisica e mentale.